Teatro delle forchette

Teatro

Teatro delle forchette

Immagine per Teatro delle forchette

Gruppo composto da: Stefano Naldi - Antonio Sotgia - Massimiliano Bolcioni

Dieci anni quest’anno da quando le migliori energie artistiche innovative sul piano teatrale regionale e interregionale si riuniscono sotto il nome di teatro delle forchette , conosciuto anche con la semplice sigla di t.d.f.
Da una selezione data soprattutto dai risultati al pubblico sui palcoscenici di mezza Italia Stefano Naldi e Antonio Sotgia fondano infatti nel 1999 questa associazione nata e cresciuta a Forlì che vede al proprio interno una delle accademie teatrali private più importanti e decisamente innovative per docenti discipline e modus operandi degli ultimi 20 anni, il laboratorio di arti sceniche The Theatre. La presenza fissa all’interno di Massimiliano Bolcioni come maestro e fondatore di discipline quali la famigerata ricerca emozionale o lo studio del rapporto medianico tra ruolo ed interprete rendono questa accademia davvero unica per quanto riguarda il discorso di ricerca applicata in continua evoluzione. Professionisti quali il soprano fiorentino Mya Fracassini e il maestro d’arme mimo e attore reggiano Francesco Vecchi per dirne due intervengono durante l’anno per continuare il discorso di master spesso aperti anche ad esterni.
E’ proprio dal gruppo allievi che si propone stasera un'anteprima degli spettacoli di nuova produzione che apriranno la stagione " doppio sipario” presso il teatro Testori di Forli' 2009/2010 ... vedremo allievi diplomati, altri ancora in fase di studio e altri appena agli esordi.

Opera: Party Monster

Durata: 10 minuti

Party Monster (numero musicale con recitato e chiusura musicale...) regia Stefano Naldi
Nella scena underground di New York degli anni '90, fatta di feste alla moda, droghe e ambiguità sessuale, Michael Alig trasferitosi da poco nella grande mela, conosce James St. James, che lo introduce nell'ambiente facendolo diventare uno dei più noti organizzatori di feste e eventi mondani. Arrivato all'apice, con tante amicizie e con altrettanti nemici commette un omicidio e lo confessa all'amico James. Il suo racconto viene preso come uno scherzo, ma dopo il ritrovamento del cadavere, tanti troveranno conveniente questa storia, proprio come James che sogna di diventare scrittore e riconquistare la scena toltagli da Michael.
Party Monster è un film del 2003, tratto dalla storia vera di Michael Alig, il più famoso organizzatore di feste notturne di New York e vede la premiere mondiale al Sundance film festival dello stesso anno.
Tratto dal libro autobiografico “disco blood bath “ di James St. James, ora il Teatro delle forchette ci propone un assaggio dell’adattamento per le scene dal film e dal romanzo che Stefano Naldi sta preparando per il debutto in autunno.

Opera: I love shopping

Durata: 4+4 minuti

I Love Shopping (due interventi musicali) regia Antonio Sotgia Rebecca Bloomwood, BECKY vive in un appartamento nella ricca Fulham, quartiere alla moda di Londra, grazie alla sua benestante coinquilina e inseparabile amica Suze. Becky ammette di conoscere effettivamente molto poco circa finanze personali, tant’è che è in debito di migliaia di sterline, come mostra il conto della sua Visa, spendendo incontrollabilmente per accessori per la casa, vestiti e prodotti di bellezza. Nonostante la situazione, continua però a ricevere lettere che le offrono credito e carte acquisti. Spesso razionalizza il suo eccessivo spendere, ma cercando di vedere gli acquisti come un investimento o estremamente necessari. Inoltre la caratteristica di Becky è quella di cercare le più improbabili scuse per giustificare i suoi comportamenti che, fuori dal suo mondo, potrebbero apparire sconsiderati, portandola continuamente a dare origine a situazioni surreali con la gente che la circonda, ma riuscendo sempre in qualche modo a venirne fuori.

Opera: Le comari assassine

Durata: 10 minuti

Le comari assassine (intervento recitato) testo di Massimiliano Bolcioni Aiuto eccole! Le tremende Comari Assassine arrivano col loro carico di storia per raccontarci le loro, di storie. Oppure, la storia come loro l’ hanno riletta.
Come autore, preciserò alcuni punti di questo delirio drammaturgico.
Ovviamente, per quanto riguarda gli episodi 33 DOPO CRISTO e 1000 DOPO CRISTO la fantasia ha galoppato libera, soprattutto immaginando ironicamente, nel primo, di come due donne possano vivere il giorno della morte di Cristo quando ancora tale figura è da considerarsi puramente terrena scevra dal mito e dalla fede e si parla conseguentemente solo del figlio di un falegname.
In seguito, nel Secondo Episodio, quando tale figura invece diviene quello che è divenuta, eccoci la notte di capodanno di quello che era ritenuto fosse l’ultimo prima della fine del mondo, in un periodo storico dove ogni modo di agire e pensare viene solitamente filtrato o riletto attraverso Fede e Timore del Giudizio Divino. Quindi, come sempre accade in questi casi, un periodo di grandi contraddizioni.

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