Letteratura
Valentina Versari
Si chiama: Valentina Versari
Sito web: www.valentinaversari.it
Nasce a: Faenza (RA) nel 1971
Si diploma, per sbaglio, in Ragioneria tant’è che non ricorda nemmen l’anno.
Nel 1999 cambia decisamente rotta: frequenta, e si diploma con il massimo dei voti, un corso di Arredamento.
Nei suoi progetti ha spaziato quindi dall’arredamento di allestimenti espositivi a mostre d’arte, dall’organizzazione di eventi alla partecipazione stessa fino ad arrivare a quella che è ora la sua passione/professione legata al mondo della pubblicità, della grafica e della comunicazione.
Parallelamente alla professione di grafica pubblicitaria si dedica alla ricerca attraverso la fotografia, il montaggio video e la scrittura, sua vera passione.
Partecipa nell’edizione 2006/2007,alla XII edizione di “Libri mai mai visti” a Russi, con l’opera “Libraccio”, che viene esposta nella mostra permanente.
Nel settembre 2007 partecipa come lettrice a “Paradisi a Faenza”, una lettura cittadina di Dante del Teatro di Massa con la regia di Roberto Fratini Serafide.
Nel dicembre 2007 partecipa alla collettiva “Non so cos’è ma volevo farlo” presso Casa Fagnoli a Faenza con una installazione dal titolo “pensieri, parole opere e omissioni”.
Dal febbraio 2008 tiene mensilmente una rubrica di posta “sCemiseria” “dillo alla Vale” sul Cacofonico.
Nell'aprile 2009 partecipa nell'ambito degli eventi collaterali del Festival dell'Arte Contemporanea alla collettiva "PopCorn" presso Casa Fagnoli a Faenza con una installazione video.
La scrittura resta il suo vero interesse, da pensieri a racconti brevi, e famose sono le sue “liste della spesa”.
Fra le sue passioni, la montagna e i viaggi in genere, i concerti, il suo cane lupo, le cene con gli amici e un buon bicchiere di vino.
Da nove anni è mamma di Giulia una fantastica ragazzina.
In cantiere ha già il secondo libro
Opera: Vorrei cambiare la mia vita ma non riesco a trovare lo scontrino (reading)
“Questo libro è nato quasi per gioco, da un blog al quale lei stessa dava poca fiducia, ma che in silenzio è diventato sempre più vivo, psicologo inconsapevole del suo viaggio alla ricerca di sé. In fondo lei è proprio così, ansiosa di conoscere, di mettersi in discussione sempre e comunque, con la leggerezza che è propria di chi sa cosa ha dietro, di chi sa che c’è sempre qualcosa da perdere.”
“Un blog fatto prima di tutto di purezza e istinto, di veracità romagnola e influenze toscane, ma soprattutto un blog dove l’amore sconfinato per la figlia non viene mai nascosto, e di certo la sua trasposizione cartacea non intacca assolutamente nessuna di queste caratteristiche.
Si respira il profumo della quotidianità, fatta a volte di neologismi opinabili, di inglesismi maccheronici e di sfoghi in piena regola.
Sono pronto a scommettere che vi capiterà persino di trovarvi ad asciugare gli occhi umidi mentre un sorriso senza ritegno si farà strada.”
“Perché leggere questo libro, vi chiederete? Perché non è quello che ti aspetti.
Perché lei ci mette nome e cognome, non un fasullo pseudonimo che dura il tempo di un respiro.”
“Lei, donna mediamente isterica che ama definirsi “diversamente felice”, è una persona come le altre, niente più e niente meno, e il suo viaggio comincia dalla prossima pagina.
Potrebbe diventare anche il vostro. Buon divertimento.” MICHELE ARESU ( dalla prefazione )